I Campi Elettromagnetici
Concetti generali
Da sempre sulla Terra è presente un fondo di radiazione elettromagnetica naturale, dovuto ad emissioni provenienti dal sole, dalla Terra stessa, e dall’atmosfera. Lo sviluppo tecnologico ha aggiunto, nel tempo, un contributo sostanziale a questo fondo elettromagnetico, legate ad attività di natura antropica nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, industria e sanità.
Le radiazioni elettromagnetiche si propagano nello spazio e nel tempo sotto forma di onde elettromagnetiche che oscillano ad una certa frequenza (f,) o lunghezza d’onda (λ). Frequenza e lunghezza d’onda sono due grandezze fisiche caratteristiche della radiazione, strettamente correlate tra loro dalla relazione f=c/λ (c, velocità della luce, pari a 3×108 m/s): maggiore è la frequenza, minore è la lunghezza d’onda dell’oscillazione, e viceversa. Inoltre, maggiore è la frequenza, maggiore è l’energia associata all’onda.
Lo spettro elettromagnetico, che comprende diversi tipi di radiazione, viene convenzionalmente suddiviso in due grandi bande: le radiazioni ionizzanti e le radiazioni non ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti, che comprendono i raggi X e i raggi gamma, sono caratterizzate da lunghezze d’onda estremamente piccole, a cui è associata un’energia tale da essere in grado di rompere i legami atomici e molecolari. Le radiazioni non ionizzanti sono caratterizzate da frequenze relativamente basse, a cui sono associati livelli di energia non in grado di indurre ionizzazione della materia. È in quest’ultima regione dello spettro che si parla comunemente di campi elettromagnetici, che comprendono i campi statici o quasi-statici (a frequenza nulla o di pochi Hz), campi a frequenze estremamente basse (ELF, da pochi Hz a 300 Hz), campi a frequenze intermedie (IF, da 300 Hz a 10 MHz), campi a radiofrequenza e microonde (RF e MW, da 10 MHz a 300 GHz), e infine le radiazioni infrarosse, visibili e ultraviolette.
A frequenze nulle ed estremamente basse, ovvero per campi che non variano o variano molto lentamente nel tempo, il campo elettrico ed il campo magnetico sono due entità distinte, mentre in alta frequenza essi sono strettamente legati fra loro (campo elettromagnetico).
Figura spettro EM
Le principali sorgenti artificiali di campi elettromagnetici nell’ambiente sono i sistemi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica, che generano campi elettrici e magnetici a frequenze ELF, e gli impianti di telecomunicazione (telefonia mobile, radio-TV, radar), che emettono campi elettromagnetici a RF e MW.
Suddivisione in base alle Frequenze
Tutti quegli apparati che per funzionare sfruttano un’alimentazione elettrica (elettrodomestici, apparati industriali, ecc) generano campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (50 Hz). Le sorgenti di maggiore impatto ambientale sono linee di trasmissione, distribuzione e trasformazione dell'energia elettrica (elettrodotti).
Gli impianti di telecomunicazione (stazioni radio-base, antenne Radio-TV, radar) sono le principali sorgenti di campi elettromagnetici a Radiofrequenza (RF).
Sorgenti di Campi Elettromagnetici
Sorgenti ad alta frequenza
Caratteristiche Generali Le principali sorgenti ambientali di campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde sono gli impianti per telecomunicazioni. Questi comprendono: Impianti Radio-TV, che sono sistemi di …
Sorgenti a bassa frequenza
Caratteristiche Generali La rete elettrica è l’insieme delle infrastrutture destinate al trasporto ed alla distribuzione di energia elettrica. Essa comprende gli elettrodotti, ovvero le condutture …
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